Infezione da HIV-1 R5: efficacia e sicurezza di Maraviroc nei sottogruppi di pazienti precedentemente trattati
E’ stata condotta una sottoanalisi dei risultati combinati degli studi MOTIVATE 1 e MOTIVATE 2 ( Maraviroc versus Optimized Therapy in Viremic Antiretroviral Treatment-Experienced Patients ) con l’obiettivo di meglio caratterizzare l’efficacia e la sicurezza di Maraviroc ( Celsentri / Selzentry ) in sottogruppi chiave di pazienti.
Sono stati analizzati i dati congiunti a 48 settimane dei due studi.
Per tutti i sottogruppi è stato dimostrato un beneficio di Maraviroc associato a terapia di base ottimizzata rispetto alla sola terapia di base ottimizzata , anche nei pazienti con bassa conta di cellule CD4 al basale, in quelli con alta carica virale al momento dello screening, e in quelli sottoposti a terapia di base ottimizzata che non prevedeva farmaci attivi.
L’analisi della risposta virologica, in accordo al primo uso di farmaci selezionati della terapia di base, quali Enfuvirtide ( Fuzeon ) e gli inibitori delle proteasi Lopinavir / Ritonavir ( Kaletra ) e Tipranavir ( Aptivus ), ha messo in evidenza l’ulteriore beneficio derivato dall’aggiunta di un altro potente farmaco a Maraviroc all’inizio della terapia con Maraviroc.
Un numero maggiore di pazienti, in cui Maraviroc si è dimostrato inefficace, ha mostrato un legame del virus al recettore CXCR4 al fallimento, ma non ci sono prove di una diminuzione della conta delle cellule CD4 in questi pazienti al momento del fallimento rispetto ai pazienti in cui il placebo era risultato inefficace.
I pazienti coinfettati con i virus dell’epatite B ( HBV ) o C ( HCV ) non hanno mostrato un eccesso di effetti epatotossici rispetto al basale.
In conclusione, l’analisi dei dati congiunti alla 48.a settimana ha indicato che Maraviroc rappresenta un’opzione di trattamento che può essere presa in considerazione per un ampio spettro di pazienti con infezione da HIV-1 R5, già trattati in precedenza. ( Xagena_2008 )
Fätkenheuer G et al, N Engl J Med 2008; 359: 1442-1455
Link: MedicinaNews.it